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YES YES YES Revolutionary Press in Italy 1966-1977 – from Mondo Beat to Zut
"People wrote and ranted out of turn, without any ambition to have a literary or painterly career, but simply to break down the fences between various sectors or existence, which assign individuals a precise limited role.
An attempt was made to conquer small segments of liberated time and space, pockets impermeable to the flattery of general rule, places and moments of crystallized utopia in which to dream and try to be together without trampling on reciprocal identities and diversities: what years later Hakim Bey would call TAZ(temporary Autonoumous Zones)."
Densely filled with reproductions of newspapers, magazines, mimeographs, news-sheets, pamphlets, and other ephemera, this book investigates the Italian scene during the turbulent years between 1966 and 1977. These revolutionary printing activities were linked to the political, ideological, and countercultural struggle of a period of protest and occupation of public spaces as areas of freedom and social creativity for a disillusioned generation. A selection of over 600 publications are catalogued in this book, output from the subversive newsrooms of the radical artistic and libertarian movements, and “ultra-political” groups, autonomists, and other collectives seeking change.
Yes Yes Yes Revolutionary Press in Italy indaga la scena italiana della stampa rivoluzionaria di “organi” editoriali in foglio, giornale, rivista, ciclostilato, bollettino, fascicolo, alcuni quotidiani altri periodici, spesso irregolari, altri aperiodici di cui molti numeri unici in reiterata attesa di autorizzazione… La febbrile attività tipografica si lega alla serrata politico-ideologica, antagonista e contro-culturale di un periodo di lotta, conquista di spazi civili, aree di libertà e di creatività sociale. In questo volume si censiscono e selezionano criticamente più di 600 stampati usciti tra il 1966 e il 1977. Questa ricerca è la continuazione naturale della corposa pubblicazione, uscita nel 2014 ed edita dagli stessi editori: Yes Yes Yes, Alternative press, 66-77 from Provo to Punk, curata da Emanuele De Donno ed Amedeo Martegani. Quel primo volume esaminava il ruolo della stampa alternativa, underground e controculturale europea ed americana in un periodo fiorente: 1966-1977; questa nuova edizione si concentra sulla scena italiana, la cui ampia strategia di “connivenze” e la frastagliata geografia regionale hanno posto la necessità, per sezionare tematicamente il percorso, di dare una visione allargata dei mezzi di stampa alternativa, non solo underground, indipendenti e contro-culturali, ma anche della contro-informazione, della editoria “schierata” ultra-radicale politica quindi ideologica. Il nucleo consistente di testate censite nella prolifica rete italiana che si allarga anche alle province è stata reperita grazie ai contributi di archivi messi in rete, collezionisti, cultori, editori e attivisti da tutta Italia che costituiscono una geografia sommersa dell’editoria contro-culturale italiana ma anche di un collezionismo resistente e ragionato. Questi mezzi stampa documentano una ricerca di cultura radicale, di autori e co-autori, promotori/artisti di cultura libera ed alternativa, distribuita in formati di confine e sperimentali.
Texts by Pablo Echaurren, Ugo La Pietra, Gianni-Emilio Simonetti
Viaindustriae (Foligno) 2020
English, Italian
Softcover, 544 pages
170mm x 240 mm
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